20 giugno 2025
Un nuovo modello di intervento che previene e cura le malattie, mettendo a sistema le informazioni di ciascun individuo e lo studio della variabilità genetica della persona, attraverso le nuove tecnologie digitali e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale
Questa mattina, presso l’aula magna dell’Università degli studi della Tuscia, alla presenza del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, la Asl di Viterbo ha presentato, dandone formalmente avvio, il nuovo progetto di Medicina di precisione che, prima in Italia, l’azienda applicherà in un territorio ampio, come la provincia di Viterbo, con l’adesione attiva anche di un gruppo di medici di medicina generale.
All’incontro, oltre alle autorità presenti in sala, hanno partecipato il rettore dell’Unitus, Stefano Ubertini, il direttore della Direzione regionale Salute e integrazione sociosanitario della Regione Lazio, Andrea Urbani, il direttore generale di Agenas, Giulio Siccardi, il Direttore dell’unità operativa Laboratorio analisi biochimica clinica – diagnostica molecolare avanzata dell’Azienda ospedaliera universitaria Sant’Andrea, Maurizio Simmaco, i direttori delle unità operative di Cardiologia e di Laboratorio di genetica medica dell’ospedale Santa Rosa, Pietro Scrimieri e Gloria Pessina, l’executive partner di Reply, Roberto De Persio, e il medico di medicina generale, Mario Natili.
Per presentare la nuova e innovativa progettualità, introdotta dal direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi, è stata scelta la formula della tavola rotonda, moderata dal segretario nazionale dell’Associazione italiana della comunicazione pubblica e istituzionale, Marco Magheri.
La Medicina di precisione, è stato illustrato nel corso dell’’iniziativa, rappresenta un nuovo modello di intervento che previene e cura le malattie, mettendo a sistema le informazioni di ciascun individuo, quelle relative alla storia clinica, allo stile di vita, fino ad arrivare allo studio della variabilità genetica della persona, anche attraverso le nuove tecnologie digitali, e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Ogni persona, infatti, ha proprie delle specificità biologiche, una propria storia clinica, le proprie abitudini, un proprio stile di vita e un proprio contesto sociale con il quale interagisce quotidianamente. Tutti questi fattori possono esercitare un’influenza notevole nell’insorgere di una patologia, sugli effetti della stessa o anche sulla risposta della persona ai trattamenti farmacologici. Date queste premesse, la Medicina di precisione, attraverso l’introduzione, dei Clinical Decision Support System (il sistema informatico di supporto delle decisioni cliniche), può rivelarsi un prezioso e innovativo strumento di ausilio per i professionisti nelle scelte terapeutiche in caso di situazioni complesse o in caso di non responders, favorire e facilitare il lavoro delle equipe integrate multidisciplinari, in caso di compresenza di più patologie, nonché per stimolare la partecipazione e l’adesione della persona al progetto di cura.
La progettualità, che la Asl di Viterbo avvia con la supervisione formativa e la consulenza del Centro di riferimento regionale, istituito presso l’Azienda ospedaliera Sant’Andrea e diretto dal professor Maurizio Simmaco, si svilupperà su tutto il territorio della Tuscia, secondo tre fasi evolutive, con la progressiva partecipazione dei servizi cure primarie e poi, ancora, delle reti ospedaliere e territoriali integrate tra di loro, fino ad arrivare anche al coinvolgimento della specialistica ambulatoriale.
“Nelle settimane che hanno preceduto la giornata odierna – ha spiegato il direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi – abbiamo lavorato intensamente alla costruzione del modello, che si inserisce in un più ampio disegno della Regione Lazio di diffusione della Medicina di precisione, e anche alla formazione dei nostri specialisti e dei medici di medicina generale che parteciperanno con noi alla progettualità. Mi rendo conto che spiegare la portata innovativa della Medicina di precisione può non rivelarsi semplice. Ma pensiamo ad esempio a un sistema intelligente e a una piattaforma che combina e analizza i dati metabolici, le interazioni tra farmaci e il profilo genomico per aiutare i medici a ottenere le migliori prescrizioni e a giudicarne l’efficacia. O, ancora, un sistema che, partendo dalla personalizzazione delle terapie e dalla riduzione dei rischi legati ad eventuali errori terapeutici, consente anche ai medici di medicina generale di valutare proattivamente i ‘frequent user’, ossia quei pazienti che ricorrono ripetutamente ai servizi di emergenza, come il pronto soccorso e che, di conseguenza, utilizzano frequentemente gli ospedali, in maniera evitabile. O, infine, a un sistema che può fornire ai nostri professionisti una preziosa consulenza in alcuni percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali o che può supportare l’implementazione delle metodiche predittive sulla Oncologia, dove le terapie personali sono già attive, e sulle altre discipline. Ecco tutto questo è solo una parte del progetto di Medicina di precisione che interesserà la nostra provincia, in tutte le articolazioni operative della Asl, a partire dalle nuove Case della comunità, che stiamo finendo realizzare, dove opereranno le équipe multidisciplinari”.
“La medicina di precisione – ha concluso il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca - cambia il modo in cui curiamo le persone: significa terapie su misura, più efficaci e con meno effetti collaterali. Interviene in campi cruciali come la genetica, le malattie oncologiche, quelle tempo-dipendenti – come ictus e infarti – e la gestione delle cronicità. Non è il futuro: è già il presente. Venticinque anni fa la chiamavamo ‘medicina personalizzata’, oggi è conosciuta come ‘medicina di precisione’. Sembrava fantascienza, ora è una realtà concreta su cui la Regione Lazio investe con convinzione. La Asl di Viterbo, in questo, è all’avanguardia, come dimostrato nel convegno odierno. Sono felice che questo progresso non riguardi solo Roma, ma anche le realtà sanitarie della provincia. La medicina di precisione è finalmente protagonista del nostro servizio sanitario universalistico: sono estremamente orgoglioso di questa direzione che mette al centro la persona e rinsalda il patto di fiducia con i cittadini. La medicina di precisione deve diventare pratica quotidiana in tutte le nostre strutture”.
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